Dal 7 al 14 giugno di quest’anno, avendo già avuto diverse esperienze di viaggio, tutte al top di ogni aspettativa, su proposta degli amici della “Viaggi Carmen”, ci siamo avventurati in quella che è la città più vivibile al mondo, Vienna.
Premetto che, non conoscendo la lingua e potendoci trovare in un territorio “ostile” (proverbialmente gli austriaci sono definiti “freddi” se non addirittura “glaciali”), eravamo abbastanza restii a fare questo passo.
Come sempre è stata fondamentale la professionalità e competenza messa in campo dal del team diretto dal senior Pietro Errico (giusto per citarne alcuni, Germana e Daniele) che, fin dall’inizio ha seguito tutte le fasi organizzative della vacanza, premurandosi, come sempre, di delineare e definire al meglio l’iter assistenziale per me e per i miei cari.
A questo punto non potevamo desistere, sapevamo che dietro i nostri dubbi e incertezze stavano lavorando persone validissime che, di certo, ci avrebbero seguito con tutti i mezzi a disposizione, se ne avessimo fatto richiesta.
E abbiamo fatto benissimo. Tutto ha funzionato a meraviglia, sin dalla partenza da Roma/Fiumicino e, una volta arrivati a Vienna, ci siamo resi conto subito del perché questa città è definita “la più vivibile al mondo”.
A parte la “chicca” dell’Hotel scelto dalla fantastica Germana, Star Inn Premium, Gerhard Bronner Strasse, 5, (bello, pulito, con una stanza per disabili immensa, la 605) e la posizione strategica dello stesso, vicinissimo alla stazione ferroviaria Wien Hauptbahnhof e al capolinea del tram D, come prima esperienza, non conoscendo la città, abbiamo provato a fare una passeggiata a piedi (e carrozzina) verso il centro.
Lungo questo tragitto ci siamo soffermati al famoso Belvedere di Vienna (ospita una collezione d’arte austriaca unica al mondo, tra cui i capolavori di G. Klimt), visitato poi il giorno dopo, anch’esso non distante dall’Hotel e, in poco tempo, ci siamo trovati in Karlsplatz, davanti al teatro dell’Opera (Staatsoper).
Da questo punto in poi, lungo la Karntner Strasse, si accede ad una splendida isola pedonale che arriva, tra l’altro, in Stephans Platz, dove c’è la bellissima cattedrale di S. Stefano, il complesso dell’Hofburg, la residenza dei reali d’Austria e il museo di Sissi, decisamente immenso, il teatro dell’Albertina, tutti visitati nei giorni successivi. Un particolare di non poco conto è che lungo la Karntner Strasse c’è un centro commerciale, lo Stefel (pianterreno e ben sei piani) che al settimo, dallo Sky Caffè, offre un suggestivo panorama della città. Se poi qualcuno deve fare i “bisognini”, può fruire gratuitamente dei bagni al piano, accompagnato da una dolce musica.
Dopo il primo giorno trascorso “a pedalare” di brutto, senza però notare impedimenti particolari per il transito della carrozzina, in qualsiasi zona visitata (si andava alla grande), ci siamo guardati intorno e abbiamo scoperto che Vienna offre tanto alle persone disabili. Basti pensare che, attraverso la rete metropolitana, accessibile tramite una miriade ascensori, una persona su sedia a rotelle può spostarsi ovunque, tranquillamente da sola; lo stesso, può fare fruendo di buona parte dei tram cittadini.
Anche noi abbiamo approfittato di questa opportunità, spostandoci da una parte all’altra della città, visitando, tra gli altri, il parco giochi (Prater), il parlamento, il Municipio (Neues Rathaus), la famosa Ringstrasse, la zona Museumsquartier, il teatro del popolo (Volkstheater), le chiese Votivkirche e Karlskieche, i giardini Volksgarten, Rathauspark e Burggarten e, ovviamente, la residenza estiva dei reali d’Austria (lo Schonbrunn e il relativo parco, quest’ultimo visitato a bordo di un trenino accessibile ai disabili).
Durante l’avventura austriaca, su suggerimento degli amici della Viaggi Carmen, non potevano mancare alcune “puntatine” nei cosiddetti “luoghi sacri” della cucina viennese, quali, ad esempio, il ristorante/bar annesso all’Hotel Sacher (alle spalle del teatro dell’Opera) e la pasticceria/bar Gerstner, sempre in zona, dove si gusta la Sacher torta, lo Strudel e tante altre specialità dolciarie. Per degustare la classica cotoletta viennese o i Wurstel tipici, abbiamo approfittato dei ristoranti della catena “Wienerwald” e “Wiener Stadtbraau” , nonché del Cafè/restaurant “Vienne” e del ristorante “Der Liebe Augustin”, quest’ultimi vicino alla Karntner Strasse.
L’esperienza vissuta in questa bellissima città e, soprattutto, la facilità di spostamento provata in ogni luogo, come peraltro rassicurato da Pietro e Germana più volte, ci ha veramente sbalorditi, tanto da chiederci: “perché non ritornare?”. Ci stiamo pensando!!!
Di nuovo un grazie particolare ai ragazzi della Viaggi Carmen che, con la loro professionalità ed impegno, hanno reso attuabile questa vacanza e…… a Vienna, che c’ha messo il resto.